Ho deciso di aprire il mio trentamillesimo blog perché sono una prolissa del keiser e sono anche tendenzialmente logorroica, quindi per evitare di tediare oralmente chi mi sta accanto(scherzo, tanto lo faccio comunque), preferisco scrivere le mie (dis)avventure qui, così chi vuole farsi un paio di risate può leggerle, sennò non ragionate di me ma guardate e passate (possibilmente senza rompere gli zebedei).
Sono Emme, ho quasi trent'anni, abito in Brianza e sono una gattara e insegnante di inglese a partita iva (questo già fa capire che esistenza sulla carta un po' mesta io possa condurre, ma in realtà son felice così, seppur sempre alla ricerca di una maggiore felicità, che ritengo state of mind).
Sono nata sotto il segno della sfiga. Cioè, io questa cosa la so già da un pezzo, ma secondo la mia capa, che l'anno scorso mi ha fatto non so che diamine di mappa astrale, ho qualcosa tipo Saturno contro (il ché mi ricorda, facendomi rabbrividire, il titolo di un film di Ferzan Özpetek, film che non ho mai visto ma, dato il regista, posso immaginare che il concetto stesso di "avere Saturno contro" non lasci presagire nulla di buono o, per lo meno, dell'amarezza, dell'insoddisfazione, un cast opinabile e necessità di Lexotan), che non è per niente positivo. Da come ha descritto la mia vita, deduco che sarà una specie di tentativo di nuotare in mare aperto durante la tempesta perfetta mentre indosso una muta (rotta) in comodo eternit con le tafche piene di faffi in uranio impoverito, ma non mi faccio avvilire. O per lo meno ci provo su base giornaliera.
Mi ha anche detto che questo non presuppone tragedie immani nella mia vita, niente robe tipo invasioni di locuste, morte del bestiame o televisione bloccata su maratone di Pomeriggio Cinque o tentescionailand, ma una serie di sfortunati eventi che renderanno la mia esistenza tragicomica (ad oggi, fortunatamente, più comica che "tragi"). Robe tipo che il martedì procedo con la stipulazione dell'assicurazione per l'auto che non comprende i cristalli "perché la sua macchina ha più di 10 anni e non copriamo questo genere di danno" e il giovedì una cornacchia grossa come uno pterodattilo, mentre vola nella mesosfera, decide di farmi cadere una noce sul parabrezza. Oppure che mentre mi faccio un sofficino schizza l'olio sul fornello, fa una piccola fiammata e mi si incendia il rotolo di scottex a 30 centimetri che a sua volta fa prendere fuoco al canovaccio della cucina che al mercato mio padre comprò. Cose così. Cose che, se sopravvivi, alla fine ci ridi anche su con gli amici, ma anche un po' con gli sconosciuti. E finora sono sempre sopravvissuta a tutto. Pure al mio ex e al monossido di carbonio, pensa un po'.
Secondo la suddetta mappa astrale sono inoltre destinata ad attrarre fidanzati con i più vari problemi, una moltitudine di Kevin Volchok e Oliver Trask (sì, sono in pieno rewatch di OC e non me ne vergognohhhh), ma sempre meglio che Bundy o Pacciani, sia beninteso! Alla veneranda età di 29 anni, però, ho deciso di smetterla di collezionare casi umani/mancate 104 come fossero figurine degli album Panini "celo, celo, mi manca, toh ho beccato quella speciale 3d e glitter del tassidermista sociopatico" e di sfogare la mia innata "MadreTeresadiCalcuttaggine" in qualcosa di più proficuo, come l'adozione di gatti adulti con handicap o con un carattere del cazzo che comunque danno millemila soddisfazioni in più dei suddetti figuri ai quali ho stupidamente concesso di avvelenarmi l'esistenza per un paio di lustri. Per ora sono a quota due felidi, ma presto probabilmente prenderò alla lettera il modo di dire "non c'è due senza tre" e mi porterò a casa una tripode, sorellina del ciclope bianco e rosso che già vive con me.
Ma come sono arrivata qui e ora?
Dopo l'ultima disavventura amorosa, ovvero tre anni di convivenza con un figuro col QI di un gibbone, lo spessore culturale di una brugola, manipolatore, violento e stronzo (sto ancora cercando di capire cosa mi abbia spinta a mettermici assieme e, soprattutto, a portare avanti la relazione, ma credo che le motivazioni siano radicate in chissà quale dei miei infiniti traumi infantili in famiglia che fortunatamente ho, parrebbe, esorcizzato), ho vissuto sei mesi di leggera sociopatia e assoluta castità (parlando del secondo punto, non so in tutta sincerità come io abbia fatto). Durante quei sei mesi ho avuto finalmente la possibilità di conoscermi un po' di più, imbastire un paio di teorie su me stessa (alcune delle quali in seguito sono leggiadramente crollate, ma mi hanno insegnato ancor meglio chi diamine io sia alla soglia dei 30 anni) e capire da dove venissero tutti i miei problemi che sfociavano in relazioni disfunzionali (ovviamente gran parte di essi sono figli del mio background familiare non proprio da Mulino Bianco). Ho intrapreso in seguito una conoscenza di un mesetto circa con conseguente cinque giorni di compagnia, divertimento e booty call transnazionale con una persona interessante conosciuta tipo per casissimo suffeisbuc, conoscenza che (pardonnez-moi le ripetizioni) mi ha fatto conoscere un po' di più me stessa, mi ha fatto capire che sono di nuovo pronta ad aprirmi agli individui di sesso opposto (ovviamente con un sacco di selezione all'entrata, in tutti i sensi) e che ho davvero esorcizzato tanti dei problemucci che mi trascinavo dietro da tempo, tipo l'accontentarmi per paura di rimanere sola o il vizio di cominciare a fantasticare su vecchiaia di coppia in stile Up nel momento in cui un uomo si dimostri interessato a me. Anche perché, per come sta andando l'Italia, la mia generazione la pensione se la scorda quindi col keiser che io e la mia ipotetica dolce metà avremo mai la possibilità di oziare sulla poltrona leggendo, più probabile che creperemo ormai ottuagenari e incartapecoriti sul luogo di lavoro durante un turno di 12 ore sotto contratto di apprendistato. Sempre che il mondo non finisca prima, il ché forse è preferibile.
Che altro dire di me? Facciamola un po' breve...
Cose che amoh: i miei gatti, leggere, i puzzle, i miei gatti, i miei amici, le lingue straniere, la pizza, il cioccolato, dormire, i miei gatti, il cibo messicano, far ridere, conoscere persone interessanti, i cani, i gatti (soprattutto i miei), gli Angela, i quokka, i memini, i miei nipoti e il latte aromatizzato.
Cose che odioh: le persone stupide, i cavalli, l'intolleranza, la maggior parte delle verdure, i delfini, la ristrettezza di vedute, l'ignoranza, il palinsesto Mediaset, la politica, il burro d'arachidi, Young Signorino, la bilancia, le imposizioni, la quinoa e gli angioletti della Thun cristocheansia.
Beh, che dire, steitiund per una o due risate. Oppure no, vedete voi.
mercoledì 17 luglio 2019
Uan, giù, frì, intro
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento